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L’olio extravergine d’oliva è il principe degli alimenti nella dieta mediterranea. Quest’ultima, patrimonio immateriale dell’umanità, è riconosciuta come la più salutare per la corretta alimentazione umana garantendo un apporto di nutrienti fondamentali per il benessere del nostro organismo. Questo stile alimentare nonché di vita è sempre più apprezzato e utilizzato in tutto il mondo e di conseguenza i cibi e le pietanze “made in Italy” che lo costituiscono sono molto richiesti, in particolare l’olio extravergine d’oliva. E qui si apre un mondo: quale acquistare, dove comprarlo e soprattutto a che prezzo.
Dove Comprare
Ovviamente la grande distribuzione la fa da padrona; lì troviamo i grandi marchi delle aziende multinazionali che propongono oli “italiani”, ma che spesso di italiano hanno ben poco ed i prezzi che, per la logica stessa della concorrenza del mercato, sono spesso al di sotto dei costi di produzione di un olio extravergine che possa chiamarsi tale. Come mai? Forse il prodotto non è veramente tutto italiano? Questa è una domanda lecita in quanto tutta la produzione italiana non soddisfa il fabbisogno interno; quindi, da qualche parte l’olio deve arrivare. E poi, di che olio si tratta? Quali olive sono state utilizzate e con che metodo è stato prodotto? Qui nasce la seconda domanda
Quale acquistare
Come la maggior parte dei prodotti agricoli italiani, anche le nostre olive godono di un privilegio tutto italiano: la biodiversità. Ogni regione produce tipologie diverse di uno stesso prodotto. Un esempio tipico lo abbiamo sperimentato ed ormai acquisito anche culturalmente con il vino. Le produzioni di vino e le diverse uve da cui viene ricavato, oltre alla tipicità del clima locale, ne hanno fatto un prodotto che domina i mercati internazionali. Le varie riviste, i programmi televisivi ed anche i corsi di cucina e di sommelier hanno fatto conoscere ed apprezzare le qualità del vino italiano nelle sue diverse declinazioni. I prezzi variano a seconda delle tipologie, dell’invecchiamento e dei metodi di affinamento in botti di legno più o meno pregiate. Ed ormai non ci spaventiamo più se una bottiglia di vino può arrivare a costare anche 100/200 o 300 euro e, quando andiamo in un ristorante o se invitati a cena da amici e vogliamo bere un buon vino, non ci sorprende più pagarlo 20/25 euro la bottiglia.
L’olio ha le stesse caratteristiche ma manca la conoscenza ed è poco diffusa la cultura dell’olio. Le cultivar diverse, i territori con il loro microclima, i metodi di raccolta e di estrazione ne fanno un prodotto pregiato con caratteristiche, sapori ed utilizzi diversi a seconda delle pietanze. Nell’uso a crudo o per cucinare possiamo scegliere l’olio extravergine d’oliva che più soddisfa il nostro gusto tra le molteplicità varietà della produzione italiana. E anche il prezzo, come per il vino, varia. Quale quello giusto?
Il Prezzo
Facciamo delle considerazioni:
· La resa del raccolto: dal 10% al 20%. Questo vuol dire che per ogni 100 kg. di olive si ricavano 10 max 20 litri di olio
· Una pianta produce dai 30 ai 60 kg. di olive
· La raccolta, anche se fatta con moderne attrezzature, è comunque manuale e va fatta in un periodo ristretto di tempo
· La molitura deve avvenire entro le 12/24 ore dalla raccolta e questo comprime i tempi di produzione
· Le aziende agricole sono spesso piccole, a conduzione familiare e non hanno accesso ai mercati internazionali dove magari collocare il proprio prodotto ad un prezzo di vendita più alto
· Nel prezzo va considerata la giusta remunerazione del lavoro, fatto molto a mano, per evitare speculazioni e sfruttamenti di mano d’opera.
Tutti questi sono alcuni dei fattori che compongono il prezzo finale vendita e diventa difficile immaginare che si possa avere un olio extravergine d’oliva di buona qualità a 3/6 euro la bottiglia, come si vede nei nostri supermercati. Oggi un prezzo quanto meno congruo e rispettoso del lavoro di tutti non può non essere inferiore ai 10/12 euro la bottiglia.
Anche qui, come per il vino, ci sono poi le eccellenze che hanno qualità particolari con rese più basse e lavorazioni più raffinate o magari biologiche, che sono attente all’utilizzo di energie completamente derivanti da fonti rinnovabili. È del tutto evidente che i prezzi salgono perché ci troviamo di fronte a prodotti che ci deliziano il palato e che hanno soprattutto caratteristiche organolettiche particolari che fanno un gran bene alla nostra salute. Del resto, noi siamo quel che mangiamo ed anche Ippocrate, il padre della medicina, diceva: “Fa del tuo cibo la tua medicina…”.
Una considerazione finale: perché siamo disposti a pagare, come si diceva prima, 20/25 euro per una bottiglia di vino che beviamo in un’ora, un’ora e mezza, che è la durata media di un pasto, e invece una bottiglia di un buon olio extravergine d’oliva, che per consumarla impieghiamo almeno una settimana, se non di più, la vogliamo pagare al di sotto del suo giusto prezzo? Ai posteri…