Olio evo: il biologico

Per ottenere un olio Extra vergine d’oliva Biologico c’è bisogno innanzitutto di un sistema di produzione agricola biologico. Questo è disciplinato da una legge di emanazione Europea (Reg. CE n° 834/2007) che stabilisce vincoli precisi anche per l’etichettatura. Il principio ispiratore è quello di rispettare il ciclo della natura, salvaguardando la fertilità dei terreni, ruotando le colture e utilizzando concimi organici. La biodiversità, per cui ogni organismo vivente deve essere rispettato, è il fondamento dei principi dell’agricoltura Biologica. Il fine è di mantenere e di incrementare la diversità delle specie, sia di piante sia animali. Per fare questo è fondamentale adottare alcune tecniche, quali usare concimi animali che incrementano le concentrazioni di microorganismi nei terreni; ruotare le colture; impiantare e rafforzare varietà di piante e razze animali autoctone; non usare fitofarmaci, bensì apportare nemici naturali dei parassiti; non usare o introdurre OGM (Organismi Geneticamente Modificati). Dell’agricoltura biologica se ne avvantaggia anche l’ambiente poiché, come dimostrato, essa produce meno emissioni di carbonio, addirittura inferiori del 32% rispetto ai fertilizzanti minerali. L’impatto ambientale si riduce sensibilmente grazie anche all’uso di energia ricavata dal riciclo dei rifiuti e dei sottoprodotti. Naturalmente solo l’olio evo prodotto con olive provenienti da agricoltura biologica può fregiarsi dell’appellativo di biologico.  Inoltre l’olio extravergine di oliva biologico deve avere una linea di lavorazione dedicata e separata dagli altri oli. Tutto questo è sottoposto ad un regime di controllo effettuato da un organismo riconosciuto dallo Stato.

Olio Evo: il DOP

Per l’Olio Extra vergine d’oliva DOP è l’Unione Europea che attribuisce la qualifica di Denominazione d’Origine Protetta (DOP) ed essa viene data per “ il nome di una regione, di un luogo determinato o, in casi eccezionali, di un paese che serve a designare un prodotto agricolo o alimentare originario di tale regione, di tale luogo determinato o di tale paese, la cui qualità o le cui caratteristiche sono dovute essenzialmente o esclusivamente ad un particolare ambiente geografico, inclusi i fattori naturali e umani, e la cui produzione, trasformazione e elaborazione avvengono nella zona geografica delimitata.” (Articolo 2, paragrafo 1, lettera a), del regolamento UE n. 510/2006[1]). Da cui risulta chiaro che le caratteristiche qualitative derivano fondamentalmente dal territorio in cui sono prodotte. Anche il ciclo produttivo deve essere svolto all’interno dello stesso territorio (con le sue caratteristiche ambientali peculiari e le sue tecniche artigianali tradizionali ed esclusive), tutto per farlo diventare un prodotto UNICO. E’ del tutto evidente che per avere un olio Evo Dop, le olive devono essere raccolte e trasformate nello stesso territorio che ha ottenuto la denominazione d’origine protetta DOP.                                                                                                                                                

Per ottenere questi riconoscimenti bisogna attenersi a un Disciplinare e sottoporsi al controllo di un Ente di Certificazione riconosciuto ed incaricato dal Ministero delle Politiche Agricole e Forestali. Il “Consorzio di tutela” è l’organismo rappresentativo dei produttori ed ha una funzione di vigilanza per la commercializzazione dei prodotti che hanno ottenuto il marchio di denominazione di origine protetta (DOP). Ad oggi sono 42 gli oli d’oliva extravergine italiani che hanno ottenuto questo riconoscimento.

Olio Evo: l’IGP

Anche questo è un marchio di qualità assegnato dalla Comunità Europea  a prodotti agricoli e alimentari. Quando una fase del processo produttivo ha un preciso riferimento con una zona geografica univoca, si può ottenere l’Indicazione Geografica Protetta (IGP). Le aziende produttrici per ottenere il marchio IGP sono sottoposte a rigide regole contenute nel disciplinare di produzione e uno specifico organismo di controllo vigilerà sul rispetto di queste regole. Ad oggi sono 7 gli oli extra vergine d’oliva italiani che ha ottenuto questo riconoscimento.

Le denominazioni DOP, IGP e Biologico sono i riconoscimenti che ottengono, secondo normative europee, i migliori oli extravergine d’oliva.  Essi rispondono a caratteristiche ben precise e quelli riconosciuti DOP e IGP sono i seguenti:

 

 

PRODOTTO

REGIONE

 

 

1

Olio Evo DOP Colline Teatine

Abruzzo

DOP

Reg. CE n.1065/97

2

Olio Evo DOP Aputino Pescarese

Abruzzo

DOP

Reg. CE n.1263/96

3

Olio Evo DOP Pretuziano delle Colline Teramane

Abruzzo

DOP

Reg. CE n.1491/03

4

Olio Evo DOP Bruzio

Calabria

DOP

Reg. CE n.1065/97

5

Olio Evo DOP Lametia

Calabria

DOP

Reg. CE n.2107/99

6

Olio Evo DOP Alto Crotonese

Calabria

DOP

Reg. CE n.1257/03

7

Olio Evo DOP Irpinia - Colline dell'Ufita

Campania

DOP

Reg. CE n. 203/10

8

Olio Evo DOP Cilento

Campania

DOP

Reg. CE n.1065/97

9

Olio Evo DOP Penisola Sorrentina

Campania

DOP

Reg. CE n.1065/97

10

Olio Evo DOP Colline Salernitane

Campania

DOP

Reg. CE n.1065/97

11

Olio Evo DOP Brisighella

Emilia Romagna

DOP

Reg. CE n.1263/96

12

Olio Evo DOP Colline di Romagna

Emilia Romagna

DOP

Reg. CE n. 149/03

13

Olio Evo DOP Tergeste

Friuli Venezia Giulia

DOP

Reg. CE n.1845/04

14

Olio Evo DOP Canino

Lazio

DOP

Reg. CE n. 1263/96

15

Olio Evo DOP Sabina

Lazio

DOP

Reg. CE n. 1263/96

16

Olio Evo DOP Tuscia Viterbese

Lazio

DOP

Reg. CE n .1623/05

17

Olio Evo DOP Pontine

Lazio

DOP

Reg. CE n. 259/10

18

Olio Evo DOP Riviera Ligure

Liguria

DOP

Reg. CE n. 123/97

19

Olio Evo DOP Laghi Lombardi

Lombardia

DOP

Reg. CE n. 2325/97

20

Olio Evo DOP Garda

Lombardia

DOP

Reg. CE n. 2325/97

21

Olio Evo DOP Cartoceto

Marche

DOP

Reg. CE n. 1897/04

22

Olio Evo DOP Molise

Molise

DOP

Reg. CE n. 1257/03

23

Olio Evo DOP Dauno

Puglia

DOP

Reg. CE n.2325/97

24

Olio Evo DOP Terra d'Otranto

Puglia

DOP

Reg. CE n. 1065/97

25

Olio Evo DOP Terra di Bari

Puglia

DOP

Reg. CE n. 2325/97

26

Olio Evo DOP Collina di Brindisi

Puglia

DOP

Reg. CE n. 1263/96

27

Olio Evo DOP Terre Tarentine

Puglia

DOP

Reg. CE n. 189/04

28

Olio Evo DOP Sardegna

Sardegna

DOP

Reg. CE n. 148/07

29

Olio Evo DOP Val di Mazara

Sicilia

DOP

Reg. CE n. 138/01

30

Olio Evo DOP Valli Trapanesi 

Sicilia

DOP

Reg. CE n. 2325/97

31

Olio Evo DOP Monti Iblei

Sicilia

DOP

Reg. CE n. 2325/97

32

Olio Evo DOP Valle del Belice

Sicilia

DOP

Reg. CE n. 1486/04

33

Olio Evo DOP Valdemone

Sicilia

DOP

Reg. CE n. 205/05

34

Olio Evo DOP Monte Etna

Sicilia

DOP

Reg. CE n. 1491/03

35

Olio Evo DOP Terra di Siena

Toscana

DOP

Reg. CE n. 3446/00

36

Olio Evo DOP Chianti Classico

Toscana

DOP

Reg. CE n. 3446/00

37

Olio Evo DOP Seggiano

Toscana

DOP

Reg. CE n. 1726/98

38

Olio Evo DOP Lucca

Toscana

DOP

Reg. CE n. 1845/04

39

Olio Evo DOP Garda Trentino

Trentino Alto Adige

DOP

Reg. CE n. 2325/97

40

Olio Evo DOP Umbria

Umbria

DOP

Reg. CE n. 2325/97

41

Olio Evo DOP Veneto 

Veneto

DOP

Reg. CE n. 2036/01

42

Olio Evo DOP Garda Orientale

Veneto

DOP

Reg. CE n.11510/06

 A

Olio Evo IGP Roma

Lazio

IGP

 B

Olio Evo IGP Toscano

Toscana

IGP

 C

 D

 E

 F

 G

     

Olio Evo IGP Lucano

Olio Evo IGP Puglia

Olio Evo IGP Sicilia

Olio Evo IGP Calabria

Olio Evo IGP Marche

Basilicata

Puglia

Sicilia

Calabria

Marche

IGP

IGP

IGP

IGP

IGP

 

Esperti agronomi e chimici, che collaborano con OLIOEVO s.r.l.s., selezionano gli oli che denotano i maggiori criteri qualitativi, in relazione alle annate di raccolta. La scelta avviene facendo riferimento anche a parametri di gusto andando a scegliere le Cultivar più pregiate e privilegiando le aziende agricole che adottano sistemi di raccolta e di produzioni ecocompatibili ed ecosostenibili.